Il Dammuso: scopri le origini delle case tipiche pantesche

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Il dammuso (o ddammúsu in pantesco) è l’anima dell’architettura rurale di Pantelleria. Nasce da un bisogno: proteggersi dal vento, dal sole e dalla scarsità d’acqua. Le sue origini si perdono nel tempo: il nome potrebbe derivare dal latino domus (casa) o dall’arabo dammus (costruzione a volta). La sua forma , muri a secco e tetto a cupola, è una risposta naturale al paesaggio vulcanico e al clima estremo.

I primi esempi risalgono forse all’epoca pre-bizantina. Costruiti inizialmente solo con pietra lavica e terra, con il tempo, grazie ai commerci, si introdusse l’uso della calce, migliorando impermeabilità e resistenza.

Com’è fatto un dammuso?


La struttura del dammuso è semplice e geniale:

  • Muri spessi in pietra per isolare dal caldo estivo e trattenere il calore d'inverno.
  • Volte a cupola bianca che raccolgono l’acqua piovana, convogliandola nelle cisterne sotterranee.
  • Finestre piccole, spesso a feritoia, per difendersi dal vento e ridurre la dispersione termica.

La pianta è quasi sempre quadrata o rettangolare. L’interno si sviluppa attorno alla kámmira, la grande stanza centrale, con l’alcova (arkóva) come nido intimo per il riposo e il kammarínu come stanza dei bambini o ripostiglio.

I vani agricoli, invece, come stalle, cantine e palmenti, restano in pietra a vista, mentre le stanze abitative sono intonacate di bianco.

Ogni dettaglio ha una funzione, ogni spazio dialoga con il paesaggio. Accanto al dammuso si sviluppavano anche piccoli orti, palme da dattero, fichi e gelsi, segni di un’agricoltura di sussistenza integrata in modo armonioso con la natura aspra dell’isola. E poi il celebre giardino pantesco, recintato da alte mura, che proteggeva gli agrumi e gli ortaggi dal vento salmastro.

Il dammuso è un gesto d’amore verso la terra. È il simbolo di un abitare lento, paziente, capace di rispettare il ritmo della natura.

Vivere in un dammuso è molto più che dormire in una casa.

È lasciarsi avvolgere dal respiro antico dell’isola, abitare le sue pietre millenarie, sentire il vento che accarezza le cupole bianche e il silenzio che abita i muri spessi. Ogni dammuso custodisce storie di chi ha costruito con pazienza, tramandato con cura, vissuto con rispetto. Dormire in un dammuso è un’esperienza intima, autentica, immersa nei ritmi lenti della natura e della memoria. Svegliarsi qui è come essere scelti dall’isola.

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Contenuto realizzato con il contributo di Gira l'Isola