Pantelleria raccoglie sei siti archeologici principali. Cinque di questi formano un vero e proprio itinerario, tra i più amati dagli esploratori dell’isola. Oggi però ti portiamo in uno dei luoghi più antichi: il Villaggio di Mursia e la Necropoli dei Sesi, sul versante nord-ovest.
Villaggio di Mursia
Un balcone archeologico sul Mediterraneo
Siamo nel cuore dell’età del Bronzo, tra il 1800 e il 1450 a.C. Qui, su un altopiano a picco sul mare, vivevano circa 300 persone in un insediamento unico nel suo genere, una popolazione ancora oggi sconosciuta. Il villaggio sorge in posizione strategica: affacciato su due calette, protetto da scogliere a ovest e da un’imponente fortificazione in pietra a secco a est, nota come il Muro Alto.
Questa cinta muraria, lunga oltre 200 metri e alta più di 9, non era solo difesa: era dichiarazione di forza, identità e prestigio. Tra le terrazze, oggi ricoperte di erbe selvatiche, si riconoscono i resti delle capanne, delle cisterne, dei forni e dei luoghi di vita quotidiana.
Qui si coltivava, si allevava, si commerciava. L’isola era un crocevia, visibile anche da oltre 100 km, utile per chi navigava tra Africa e Sicilia. E Mursia ne era il cuore pulsante.
La Necropoli dei Sesi
Architetture megalitiche, memoria eterna
Poco distante dal villaggio, si apre una delle necropoli più affascinanti del Mediterraneo: la Necropoli dei Sesi. Oltre 60 tombe monumentali a tumulo, uniche di Pantelleria, costruite con pietre sovrapposte a secco. Si chiamano "sesi", parola pantesca che indica un cumulo di pietre. Ma qui diventano architetture funerarie straordinarie, testimoni di una civiltà misteriosa e avanzata.
Il più imponente è il Sese Grande, ellittico, con dodici celle. Un’opera che racconta riti, gerarchie e spiritualità di una comunità che ha lasciato il segno nella pietra.
Pantelleria è storia, cultura, tradizione. Questi sono solo due dei siti archeologici che raccontano delle civiltà passate che hanno abitato l’isola.
Per scoprire la cultura di Pantelleria, leggi anche: Il Dammuso: scopri le origini delle casa tipiche pantesche
Contenuto realizzato con il contributo dell'archeologa Alessandra Magrì e Peppe D'Aietti