Trekking a Pantelleria: percorri i 3 sentieri più belli nel Parco Nazionale

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Molti dei sentieri di Pantelleria si trovano nel suo Parco Nazionale, un'area incontaminata, naturale e protetta, che coinvolge 13 avventurosi itinerari. Tra questi, ci sono 3 sentieri che ti consigliamo per la loro capacità di trasmettere a pieno l’essenza selvaggia dell’isola, visitando luoghi insoliti e a tratti magici.


L’ anello di Montagna Grande


Il sentiero che muta ad ogni passo, fino alla vetta più alta dell’isola, attraverso boschi, crinali ventosi e paesaggi lavici.

Da Sibà Alta, ti accoglie una vista audace sulla macchia mediterranea. Imboccando i sentieri segnalati, ti lasci alle spalle il profumo delle onde per addentrarti nella frescura del sottobosco, dove corbezzoli e lecci intrecciati creano archi naturali.

Risalendo, incroci i pini marittimi che ombreggiano la via. Dalla cima, lo sguardo si apre su un orizzonte che incanta: il Monte Gibéle e Kúddia Attalóra, due crateri che rivelano l'origine vulcanica dell’isola. Nelle giornate più limpide, gli occhi si spingono fino alla costa africana, velata tra la brezza blu del mare.

In discesa, l’anima ascolta i ricordi della Seconda Guerra Mondiale, rappresentati da una vecchia torre militare e da colate laviche, delle formazioni rocciose scolpite nel tempo e dal vento.

Il viaggio termina a Kúddia di Mida, dove lo Specchio di Venere riflette il cielo in un lago termale circondato da vapori caldi e distese laviche, in un contrasto di colori cangianti che rapisce i sensi.

Il sentiero dello Specchio di Venere


Prima di lasciare il **Lago Venere**, fermati a contemplare questa oasi naturale di rara bellezza.

Qui, il tempo sembra rallentare e il silenzio viene interrotto solo dal vento e dal fruscio delle piante umide, come il Limonio, con i suoi fiori violacei.

Il sentiero prima sale verso Costa di Zinedi, poi scende nella Vallata di Cannachi, dove trovi resti della Seconda Guerra Mondiale dentro una fauna identitaria.

Poco più avanti s’incontra il Monte Gelfiser, o “Montagna delle Fessure”: un vulcano esploso che regala uno scenario lunare e quasi mistico. Tra crepacci e distese laviche, ogni passo diventa un dialogo con la potenza ruggente di Pantelleria.

Piccoli borghi rurali punteggiano il cammino, come la contrada Bugéber, nella zona nord-orientale dell’isola, poco sopra il Lago Bagno dell’Acqua. Più in là si trova la chiesetta di Santa Chiara (1570), dove un antico sismografo giace in disuso.

Seguendo la colata lavica del Khaggiar, il profumo di mare e pietra carbonizzata ti accompagnano fino a Cala 5 Denti. Qui l’orizzonte torna a spalancarsi sull’acqua, regalandoti la visione di un sole calante che si riflette in un caldo arancio tra le onde.

L’ anello della Colata del Khaggiar


Questo anello ti farà scoprire il cuore geologico di Pantelleria partendo **da Cala 5 Denti**, piccolo golfo riparato dallo scirocco.

Qui cammini su un antico sentiero lastricato in epoca romana, circondato da rocce e forme scolpite dalle eruzioni passate.

Nonostante il terreno arido, la natura riconquista i suoi spazi: tra le fessure di roccia nera spuntano corbezzoli, asparagi selvatici e licheni che aggiungono un tocco di verde al paesaggio.

Poco più avanti intravedi Cala Cottone, una caletta nascosta, ideale per un bagno rinfrescante nelle stagioni più calde. Risalendo verso Punta Spadillo, lungo la costa nord-orientale, avverti ancora i segni lasciati dal secondo conflitto mondiale: un faro, un tempo postazione di artiglieria, oggi offre un punto panoramico per ammirare l’isola dall’alto.

Il percorso termina alla colata del Khaggiar, dove raggiungi il Laghetto delle Ondine, una piscina naturale protetta dagli scogli, dall’atmosfera quasi magica. Torna sui tuoi passi attraverso una vecchia mulattiera di guerra, con la sensazione di chiudere non solo un tragitto, ma un viaggio tra gli elementi primordiali di Pantelleria. Alla fine dell’itinerario capisci che questa isola pantesca ha ancora tanto da raccontare di sé.

A Pantelleria ogni sentiero è talmente sfidante da donare un senso di libertà senza pari. Qui avrai la percezione di seguire non solo un sentiero, ma la strada verso la tua anima. La scoperta non solo di una destinazione, ma anche di te stesso.
Se ti trovi qui, allora devi essere un vero appassionato del trekking outdoor. Ti consigliamo questo itinerario: Punta Spadillo e il Museo: cammina tra i fenomeni vulcanici di Pantelleria