I top places per le immersioni archeologiche a Pantelleria
-Cala Gadir
Un museo subacqueo a cielo aperto
Tra le calette più amate, sia per le immersioni, che per le sue vasche termali posizionate sulla riva.
Cala Gadir ospita un itinerario culturale subacqueo.
Qui, tra i 12 e i 30 metri di profondità, si trovano:
-resti lignei di scafo (probabilmente di epoca romana)
-ancore litiche e in piombo
-oltre 100 anfore puniche, greco-italiche e Dressel 1
Per chi ha meno esperienza, è possibile seguire il percorso più vicino alla riva con maschera e pinne, ammirando i reperti in sicurezza. Il tratto più profondo, che raggiunge i 30 metri, è invece riservato a sub esperti: qui si incontrano un ceppo d’ancora in piombo e pareti rocciose ricche di biodiversità.
Cala Tramontana
Il nascondiglio dei tesori punici
In uno scenario naturale, Cala Tramontana è oggi anche sito archeologico subacqueo. A pochi metri dalla costa, tra i 18 e i 20 metri di profondità, si snoda un itinerario subacqueo che conduce a ritrovamenti unici:
-un peschereccio affondato negli anni 2000,
-anfore puniche e greco-italiche,
-tre ancore litiche,
-e soprattutto un eccezionale deposito di oltre 3.500 monete puniche datate tra il 264 e il 241 a.C., raffiguranti la dea Tanit e protomi equine.
Secondo gli archeologi, questo "tesoretto" era destinato a finanziare le fazioni filo cartaginesi in Sicilia durante la Prima Guerra Punica. Una vera immersione nel cuore pulsante delle rotte commerciali e militari del Mediterraneo antico.
Punta Tracino
Le rotte del tempo
Vicino all'Arco dell’Elefante e Cala Levante, Punta Tracino custodisce un’altra perla subacquea. Un itinerario ideale anche per chi ha brevetto base, tra i 12 e 18 metri, che raccoglie:
-ancore in pietra, piombo e ferro, datate dal periodo punico fino al bizantino
-anfore Dressel 1B e Keay25
-lingotti di piombo.
Scauri
A soli 8 metri di profondità, nel piccolo porto di Scauri, riposa il relitto di un’imbarcazione romana del V secolo d.C.
Trasportava Pantellerian Ware, una ceramica prodotta sull’isola e destinata alle coste del Nord Africa, dell’Italia e della Penisola Iberica.
Tra i reperti più preziosi, un anello con castone in corniola, inciso con un’ancora: simbolo cristiano, semplice ma potente.
Un frammento intimo, capace di raccontare, in silenzio, una fede, un viaggio, una storia rimasta sul fondo del mare.