Isola subacquea: diving e snorkeling

Sono un’isola dove il mare racconta la storia

Immergersi a Pantelleria è un’esperienza totale. Le coste frastagliate e nere, le acque limpide con visibilità fino a 30 metri, i fondali scolpiti dal fuoco. Pareti laviche, canyon sommersi, colonne basaltiche, grotte e relitti: ogni immersione è un viaggio sensoriale, un salto nella geologia e nella memoria.

Il respiro del mare

Le correnti accarezzano foreste di posidonia, mentre le creature marine danzano tra le rocce. Polpi, barracuda, nudibranchi colorati, murene e castagnole fluorescenti popolano un ambiente vivo e incontaminato. Nelle giornate fortunate, si possono incontrare delfini, tartarughe Caretta caretta e trigoni che scivolano come ombre. Immergersi qui è come volare: sospesi in un blu profondo, dove la luce si mescola alla lava e il silenzio svela antiche presenze.

I top places per le immersioni archeologiche a Pantelleria

-Cala Gadir Un museo subacqueo a cielo aperto Tra le calette più amate, sia per le immersioni, che per le sue vasche termali posizionate sulla riva. Cala Gadir ospita un itinerario culturale subacqueo. Qui, tra i 12 e i 30 metri di profondità, si trovano:
-resti lignei di scafo (probabilmente di epoca romana) -ancore litiche e in piombo -oltre 100 anfore puniche, greco-italiche e Dressel 1
Per chi ha meno esperienza, è possibile seguire il percorso più vicino alla riva con maschera e pinne, ammirando i reperti in sicurezza. Il tratto più profondo, che raggiunge i 30 metri, è invece riservato a sub esperti: qui si incontrano un ceppo d’ancora in piombo e pareti rocciose ricche di biodiversità.

Cala Tramontana Il nascondiglio dei tesori punici In uno scenario naturale, Cala Tramontana è oggi anche sito archeologico subacqueo. A pochi metri dalla costa, tra i 18 e i 20 metri di profondità, si snoda un itinerario subacqueo che conduce a ritrovamenti unici:
-un peschereccio affondato negli anni 2000, -anfore puniche e greco-italiche, -tre ancore litiche, -e soprattutto un eccezionale deposito di oltre 3.500 monete puniche datate tra il 264 e il 241 a.C., raffiguranti la dea Tanit e protomi equine.
Secondo gli archeologi, questo "tesoretto" era destinato a finanziare le fazioni filo cartaginesi in Sicilia durante la Prima Guerra Punica. Una vera immersione nel cuore pulsante delle rotte commerciali e militari del Mediterraneo antico.

Punta Tracino Le rotte del tempo Vicino all'Arco dell’Elefante e Cala Levante, Punta Tracino custodisce un’altra perla subacquea. Un itinerario ideale anche per chi ha brevetto base, tra i 12 e 18 metri, che raccoglie:
-ancore in pietra, piombo e ferro, datate dal periodo punico fino al bizantino -anfore Dressel 1B e Keay25 -lingotti di piombo.

Scauri A soli 8 metri di profondità, nel piccolo porto di Scauri, riposa il relitto di un’imbarcazione romana del V secolo d.C. Trasportava Pantellerian Ware, una ceramica prodotta sull’isola e destinata alle coste del Nord Africa, dell’Italia e della Penisola Iberica. Tra i reperti più preziosi, un anello con castone in corniola, inciso con un’ancora: simbolo cristiano, semplice ma potente. Un frammento intimo, capace di raccontare, in silenzio, una fede, un viaggio, una storia rimasta sul fondo del mare.

Subacqueo esplora la gorgonia rossa e gialla nei ricchi fondali marini di Pantelleria.
Stella marina gorgonocefalo su corallo molle nei fondali marini di Pantelleria.

Storia delle acque di Pantelleria

Pantelleria, ponte naturale tra Africa e Sicilia, è stata per millenni crocevia di commerci, rotte navali e conflitti. Le sue baie offrivano riparo, i suoi fondali custodiscono storie antiche. Ogni immersione è un viaggio nel tempo: dal carico di ceramiche “Pantellerian Ware” ritrovato nel porto di Scauri, ai relitti sommersi di Gadir. Le prime ricerche archeologiche subacquee sono iniziate nel 1999, svelando un patrimonio nascosto e straordinario. Fin dalla preistoria, l’isola è stata frequentata per l’ossidiana, la sua pietra nera e tagliente, usata per realizzare utensili, armi e oggetti di scambio. Fenici, Greci, Cartaginesi e Romani hanno solcato queste acque, lasciando tracce che oggi riaffiorano, silenziose, tra alghe e anfore.

Da non perdere

Le immersioni nei siti archeologici non sono solo un tuffo nella storia: sono anche esperienze visive mozzafiato. In queste acque cristalline, tra canyon vulcanici e pareti laviche, è facile incontrare banchi di pesci, alghe danzanti e fondali variopinti.

Oltre agli itinerari culturali, non perdere le immersioni e lo snorkeling in questi luoghi spettacolari:

  • Cala Cinque Denti – acque limpide e fondali affascinanti.
  • Scarpetta di Cenerentola – piccola caletta incastonata nella roccia, perfetta per chi cerca silenzio e bellezza.
  • Cala Levante – perfetta per immersioni tra i faraglioni e pareti vulcaniche.
  • Cala Cottone – acque limpide e accesso selvaggio, un angolo nascosto per amanti del mare puro.
  • Balata dei Turchi – una delle scogliere più scenografiche dell’isola, meta amata da sub esperti.
  • Faraglione di Tracino – monumento naturale immerso nel blu.
  • Arco dell’Elefante – il simbolo di Pantelleria, visibile anche sott’acqua.
  • Bue Marino – ideale per lo snorkeling, con acque basse e fondale accessibile.

Curiosità

  • Cala Gadir ospita anche una webcam subacquea che permette di osservare il fondale in tempo reale.
  • Tutti gli itinerari sono attrezzati con cartellini impermeabili, boe di ormeggio e guide plastificate che illustrano i reperti in immersione.
  • Alcuni diving center offrono visori subacquei da polso: avvicinandoli al reperto, mostrano descrizioni, foto e ricostruzioni 3D.

Esperienze da vivere

  • Snorkeling nelle cale meno profonde, per ammirare anfore e alghe ondeggianti.

  • Diving guidato con centri autorizzati: per esplorare i siti archeologici e le calette più belle dell’isola, in sicurezza e con accompagnamento.

  • Mini lezioni di archeologia subacquea prima dell'immersione.

Consigli di viaggio

  • Le immersioni sono disponibili tutto l’anno, ma i mesi migliori sono da giugno a ottobre, quando il mare è più calmo.
  • Le immersioni archeologiche sono accessibili solo con diving center autorizzati.
  • Per chi non si immerge: i siti sono raccontati anche nel museo o tramite video e pannelli informativi in loco.
  • Anche lo snorkeling è emozionante: non serve scendere a grandi profondità per vivere la meraviglia.
  • L’attrezzatura viene fornita dai diving.

Contenuto realizzato con il contributo di Green Divers e Dive-X

Io sono Pantelleria. E il mio mare è un archivio vivo. Di lava, storie, correnti e memoria